Il Gruppo Maggioli continua a crescere, creare ed essere innovazione. Chiuso il 2020 con un bilanci consolidato 186 milioni di euro di ricavi, la previsione per il 2021 è quella di superare i 210 milioni. Si cresce anche grazie alle acquisizioni strategiche. Sono tre le società entrate a far parte del Gruppo nel primo quadrimestre del 2021, tutte operanti nel settore TIC: cybersecurity, soluzioni tecnologiche in ambito sanitario, cloud e intelligenza artificiale.
Soddisfazione anche nel ranking di settore per il Gruppo Maggioli con la conquista del 7° nella classifica delle TOP 100 Aziende ICT di Software e Servizi per la Pubblica Amministrazione su base dati del fatturato 2019. Aumento che si registra anche nell’ambito della classifica generale in cui il Gruppo Maggioli sale alla 23°posizione a livello nazionale.
La classifica, elaborata da IDC Italia (International Data Corporation società specializzata in ricerche di mercato nel settore dell’innovazione digitale), con l’obiettivo di dar evidenza, rispetto al mercato italiano, dei principali player operanti nel settore pubblico in ambito ICT – Information Communication Technologies.
Quali sfide per il futuro? Sicuramente quello di essere accanto alle sfide per la transizione al digitale, soprattutto per le pubbliche amministrazioni che si dovranno adattare rapidamente alle nuove esigenze post pandemia. Un esempio. Da domani 30 settembre 2021, per effetto del Decreto Semplificazioni n. 76 del 2020, la Pubblica Amministrazione deve consentire l’accesso ai propri servizi online da parte dei cittadini esclusivamente attraverso le identità digitali nazionali: Carta d’Identità Elettronica (CIE), oppure tramite SPID.
Per coloro che per molteplici ragioni (volontà, divieti, impedimenti ma soprattutto limitata alfabetizzazione digitale) non riescono a ottenere un’identità digitale oppure, avendola, non sono in grado di utilizzarla al meglio ci sarà la possibilità di utilizzare il Sistema di Gestione delle Deleghe (SGD).
“La sicurezza delle deleghe digitali – spiega in una nota il Direttore Operativo del Gruppo Maggioli Angelo Bianchi – è assicurata dai meccanismi crittografici previsti nei protocolli di comunicazione tra i tre sistemi coinvolti”. Un esempio? Un paziente potrebbe creare una delega verso il proprio medico di base abilitandolo a scaricare uno specifico referto che riporta un numero di serie che il paziente comunica al Sistema di Gestione Deleghe (SGD), permettendo così al medico delegato l’utilizzo immediato per la cura del paziente delegante. In questi casi, la certezza che la delega non potrà essere usata per altri scopi, permette di delegare più serenamente, per piccoli servizi online, anche persone verso le quali non si riponga lo stesso grado di fiducia necessario, invece, per delegare operazioni ben più sensibili.
Titolare dell’SGD è il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) che per la realizzazione e per l’esercizio del sistema si avvale del Poligrafico e Zecca dello Stato, già gestore per conto del Ministero dell’Interno dell’ecosistema di servizi della Carta di Identità Elettronica.
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