Il 21 giugno si è celebrata in quasi tutto il mondo la 10^ Giornata internazionale dello yoga. Il tema di quest’anno è stato “Lo yoga per il sé e la società” ed il Primo Ministro indiano Narendra Modi (foto) ha guidato le celebrazioni che si sono svolte presso lo Sher Kashmir International Conference Centre (SKICC) a Srinagar nel Nord dell’India.

La bozza di risoluzione che ha istituito la Giornata internazionale dello yoga è la 69/131 del 2014 ed è stata proposta dall’India all’ONU e approvata da ben 175 Stati tra cui l’Italia.

Il Primo Ministro dell’India, Narendra Modi, nel suo discorso di apertura il 16 settembre 2014 in occasione della 69^ sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU affermò che “lo yoga è un dono inestimabile della nostra antica tradizione. Incarna l’unità di mente e corpo, pensiero e azione con un approccio olistico prezioso per la nostra salute e il nostro benessere. Lo yoga non è solo esercizio fisico; è un modo per scoprire il senso di unità con se stessi, il mondo e la natura”. Dal 2016 lo yoga è considerato patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Si stima che sia praticato da 300 milioni di persone nel mondo. Nella foto il Primo Ministro indiano Narendra Modi mentre pratica in occasione dell’evento inaugurale.

Forse non tutti sanno che …

Lo yoga è sicuramente un’attività trasformativa. La definizione classica si trova negli Yoga Sutra del filosofo indiano Patanjali, vissuto tra il II e il IV secolo e arriva dal sanscrito “yogas-citta-vrtti-nirodhah“. Lo yoga è il completo acquietarsi (nirodha) dell’attività (vritti) della mente (chitta).

Chi la pratica regolarmente riferisce i numerosi benefici se non altro a livello fisico dato che, tramite gli esercizi, è possibile lavorare sulla flessibilità dell’intero apparato muscolo scheletrico. Più difficile addentrarsi su altri piani, quello animico e spirituale.

Lo yoga propone una sequenza fisiologica di eventi nel corpo riducendo la risposta allo stress che, come è stato ampiamente dimostrato dalla scienza contemporanea, contribuisce all’eziologia delle malattie cardiache, del cancro e dell’ictus, oltre che di altre condizioni e malattie croniche.

Inoltre non tutti sanno che … lo yoga aumenta il flusso sanguigno e i livelli di emoglobina e di globuli rossi, consentendo alle cellule del corpo di raggiungere una maggiore quantità di ossigeno, migliorandone le funzioni. Lo yoga, inoltre, fluidifica il sangue, riducendo il rischio di infarto e ictus, spesso causati da coaguli di sangue. Le posizioni di torsione strizzano il sangue venoso dagli organi interni e permettono al sangue ossigenato di affluire quando la torsione viene rilasciata. Le posizioni invertite favoriscono il flusso di sangue venoso dalle gambe e dal bacino verso il cuore, per poi essere pompato attraverso i polmoni, dove viene ossigenato di nuovo.

Lo yoga incoraggia a rilassarsi, a rallentare il respiro e a concentrarsi sul presente, spostando l’equilibrio dal sistema nervoso simpatico, e dalla risposta di fuga o di lotta, al sistema parasimpatico e alla risposta di rilassamento. Quest’ultima è calmante e ristoratrice; abbassa la respirazione e la frequenza cardiaca, diminuisce la pressione sanguigna, abbassa i livelli di cortisolo e aumenta il flusso sanguigno verso l’intestino e gli organi vitali.

Per maggiori dettagli è disponibile una ricerca internazionale dal titolo “Esplorare gli effetti terapeutici dello yoga e la sua capacità di aumentare la qualità della vita” realizzata da Catherine Woodyard (Department of Health, Exercise Science and Recreation Management, The University of Mississippi, The Center for Health Behavior Research, 215 Turner Center, University, MS, USA). Lo yoga per me? Piccoli movimenti, per grandi cambiamenti!